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11 Agosto 2015 by Autore

Come migrare da Joomla a WordPress

come-migrare-da-joomla-a-wordpress

A volte è necessario modificare il nostro sito passando da un CMS a un altro, ad esempio da Joomla a WordPress.

Questa è una scelta molto importante e delicata.  Può essere dovuta a nuove esigenze oppure, solamente, alla voglia di scegliere una piattaforma più comoda e semplice.

Questo passaggio molto spesso comporta la perdita di dati, quindi sconsigliamo, salvo inderogabile necessità, questo comportamento per i siti in produzione.

Un plugin per gestire la migrazione

Con il passare degli anni, fortunatamente, sono stati sviluppati alcuni strumenti che permettono di migrare un sito da un CMS a un altro, in particolare da Joomla a WordPress.

Uno tra quelli più conosciuti è sicuramente Fg Joomla To WordPress.

Questo plugin gratuito migra le sezioni, le categorie, i post, le immagini, i media e gli eventuali tag.

È possibile la migrazione degli autori solo con una versione a pagamento del plugin (scaricabile al prezzo di 29,99 euro).

Con ulteriori Add-on si possono recuperare, altresì:

  • i file relativi a particolari estensioni di Joomla, quali gli articoli postati con K2 (ulteriori 24,99 euro);
  • la galleria d’immagini realizzata con Pocha (altri 24,99 euro);
  • i documenti organizzati da Doc Man (ancora 19,99 euro).

In definitiva, l’uso del plugin risulta tutt’altro che gratuito ed una migrazione può costare anche 100 euro (ai prezzi che l’autore indica, infatti, poi occorre aggiungere l’IVA).

Consigli per un risultato positivo

Consiglio vivamente di effettuare questa procedura in un’installazione pulita (nuova) di WordPress.Installato il plugin, sarà sufficiente selezionare la versione della piattaforma da cui si desidera migrare, inserire tutti i dati del database richiesti (li trovi nel pannello di gestione del tuo hosting provider oppure nel file di configurazione di Joomla).

Il plugin Fg Joomla To WordPress non rileva la differenza fra “articoli” e “pagine“: suggerisco, per questo, una “pulizia” anche del sito Joomla da cui migrare.

La mia esperienza d’uso di FG Joomla

Io ho realmente provato il plugin: ho fatto la migrazione da Joomla a WordPress per un mio sito Web.

Il commento sull’esperienza segue dopo l’immagine della pagina di configurazione di FG Joomla.

FG-Joomla

Il risultato ottenuto è in linea con le preoccupazioni innanzi riportate: la migrazione ha avuto successo, ma ho dovuto spendere la somma di circa 100 euro. Inoltre la migrazione diretta non ha funzionato, palesando un errore. Mi sono venute in aiuto, quindi, le istruzioni riportate sulla pagina FAQ del plugin presente su WordPress.org.

In definitiva, ho dovuto, prima, svolgere le seguenti attività:

[1] export the Joomla database to a SQL file (with phpMyAdmin for example)

[2] import this SQL file on the same database as WordPress

[3] run the migration by using WordPress database credentials (host, user, password, database) instead of the Joomla ones in the plugin settings.

Per l’importazione del file SQL, ho utilizzato la voce [Joomla] apparsa nel menù [Importa] cui ho avuto accesso dalla funzione [Strumenti].

Menu-Importa-WP

Ho recuperato oltre 1.700 articoli ed i relativi autori. Non ho recuperato tutte le immagini all’interno degli articoli poiché gli indirizzi sono ovviamente cambiati: questa attività la dovrò svolgere manualmente.

Altro problema rilevato dall’uso del plugin è stato quello che gli articoli (K2) mi sono stati riconosciuti, in realtà, come pagine. A questo problema, tuttavia, ho trovato facile soluzione con l’impiego di un ulteriore plugin: Convert Post Types, uno strumento di conversione di massa dei vari tipi di post. Tale plugin è intuitivo ed efficace.

Concert-Type

Alla fine, comunque, un risultato che, nel suo complesso, manualmente risultava impossibile, è stato ottenuto. Insomma, il mio personale commento, come Utente di FG Joomla, è positivo.

Naturalmente esistono anche dei servizi online, come CMS2CMS, che promettono, per circa 80 euro, lo stesso positivo risultato ma non ho esperienza diretta del loro effettivo funzionamento e degli eventuali problemi che possono risultare dall’uso concreto.

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11 Agosto 2015 by Autore

Come spostare articoli da un altro blog WordPress

come-cambiare-categoria-o-autore-agli-articoli-wordpress

Uno dei problemi che, prima o poi, tutti i webmaster si devono fronteggiare è quello del trasferimento del proprio sito da un fornitore di spazio web a un altro.

Creare un backup

Il modo più semplice per fare un WordPress backup è quello di utilizzare il tool (strumento) “export” dal pannello di controllo di WordPress.

Questa funzione vi permette di fare il backup di tutti gli articoli, le pagine, i commenti, le categorie e i tags del vostro sito WordPress, creando un semplice file .xml.

Tuttavia, non è consentito fare il backup dei file caricati sul sito come ad esempio video e immagini. Questi dovranno essere recuperati manualmente, prima scaricandoli, tramite accesso FTP, dal sito di partenza e poi caricandoli in quello d’arrivo, e quindi collegando i vari articoli alle opportune immagini.

Per creare un file XML dei contenuti di un blog WordPress bisogna andare su Bacheca > Strumenti > Esporta. Si può mettere la spunta su [Tutti i contenuti] oppure su [Articoli]. In questo caso si possono scegliere gli autori, alcune categorie o solo i post pubblicati in un dato intervallo di date.

wp-export

Infine, si va su [Scarica file da esportare] per creare il file XML di backup.

Importare il backup

Una volta salvato il tuo WordPress backup potete ripristinare l’intero contenuto sul nuovo server grazie alla funzione “import” di WordPress.

Accedi al back-end e clicca sulla voce di menu “Strumenti -> Importa” e seleziona la piattaforma (in questo caso WordPress).

Il CMS ti richiederà d’installare il plugin “WordPress Importer”.

wp-importer

Terminata correttamente l’installazione e selezionato il file .xml creato in precedenza, sarà sufficiente cliccare sul pulsante [Scegli file] e, successivamente, su [Carica il file e importa].

Alcune considerazioni sull’importazione

La migrazione di un blog da una piattaforma a un’altra non è particolarmente complessa.

Tuttavia, occorre avere chiaro che l’indirizzo Web del blog cambierà e che, quindi, i contenuti che avranno dei link interni al sito dovranno essere modificati manualmente. Inoltre se avevamo caricato delle immagini sul nostro spazio web collegato al sito WordPress sarà necessario ricaricarle manualmente sul nuovo.

È pure possibile recuperare i widget installati utilizzando il plugin widget Importer & Exporter.

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11 Agosto 2015 by Autore

Come risolvere il caso dello schermo bianco

white-screen-of-death-in-wordpress

La cosa più odiosa che può succedere a chi ha installato un proprio sito Web è lo “schermo bianco”.

Si tratta di una cosiddetta “schermata della morte”, ovvero di una situazione con la quale sembra impossibile interagire.

wordpress-white-screen-of-death

Questo evento è definito, in inglese, “white screen of death”. Si presenta in una moltitudine di varianti: potresti riscontrarla solo sulla pagina di amministrazione oppure sul sito visibile ai tuoi utenti o anche in entrambi i casi.

Le ragioni possono essere molteplici e dipendere, nei casi più semplici, da:

  • un aggiornamento della piattaforma WordPress, con conseguente conflitto coi plugin;
  • l’installazione o l’aggiornamento di un plugin, con conseguente conflitto cogli altri plugin;
  • semplicemente un aggiornamento non andato a buon fine;
  • l’installazione o l’aggiornamento di un tema grafico (che non sempre sono fatti di sole immagini e codice HTML ma, spesso, di altro codice che interagisce col resto dell’installazione WordPress).

In realtà possono esistere anche altre ragioni, fra cui, sempre ad esempio:

  • Insufficiente memoria a disposizione dell’installazione WordPress;
  • Aggiornamento o mancato aggiornamento del software PHP del fornitore di spazio web.

A proposito di tale problema, ti suggerisco alcune azioni.

Prevenire lo “schermo bianco”

  • Non procedere all’aggiornamento di WordPress, senza prima assicurarsi che tutti i plugin installati siano compatibili (a tal fine disabilitare la funzione di aggiornamento automatico di WordPress);
  • Non procedere all’installazione di nuovi plugin o all’aggiornamento degli esistenti, senza prima assicurarsi che siano compatibili con la tua versione di WordPress.

Possibili soluzioni allo “schermo bianco”

ftp-plugin

Se l’evento “schermo bianco” è ormai accaduto, occorre dapprima, con accesso al sito via FTP, andare nella cartella Themes e disattivare tutti i plugin.

Naturalmente dovrai essere in possesso di un software per il trasferimento di file via FTP:  ti consiglio di scaricare e utilizzare FileZilla, è gratuito e intuitivo.

La procedura di disattivazione è semplice ma occorre, naturalmente, un minimo di praticità e, sopratutto, molta attenzione. Può accadere, infatti, di cancellare il proprio sito web!

Provare a disattivare i plugin

Dal punto di vista operativo, è sufficiente rinominare le cartelle dei plugin, ad esempio anteponendo al nome l’underscore.

Se il proprio sito torna a funzionare, è possibile procedere a riattivare manualmente, ad uno ad uno, i plugin dall’interno dell’amministrazione di WordPress (dopo aver rinominato, ancora via FTP, come originalmente, le cartella dei plugin) fino a trovare quello che causa il problema.

In questo caso, dopo aver cancellato il plugin, è possibile decidere di provare una nuova installazione o cercare un diverso plugin capace di offrire la funzione necessaria.

Ovviamente è possibile procedere anche col procedimento inverso: disattivare un plugin per volta e testare la pagina mal funzionante.

Provare a cambiare il Template

twenty-twelve-preview

Nel caso che, anche dopo aver disattivato tutti i plugin, il problema persistesse, un’altra verifica possibile è quella di attivare il tema standard (template) di WordPress (TwentyTwelve è quello di default più recente).

Per questa operazione si procederà come per i plugin, rinominando il tema utilizzato e forzando (costringendo) in pratica WordPress a utilizzare il tema di default.

La disattivazione, benché temporanea, del tema grafico (template), può comportare la perdita di dati quali impostazioni personalizzate del tema grafico, widget impostati e loro contenuto e perdita temporanea di eventuali elementi nel menu. Post (gli articoli), pagine standard e media caricati invece non saranno persi.

Se il sito adesso funziona, il problema risiede nel template, se invece il problema non è ancora stato risolto, sarà necessaria una drastica nuova installazione di tutto il CMS.

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11 Agosto 2015 by Autore

Come recuperare la password dimenticata!

come-mettere-in-sicurezza-il-tuo-sito-web

Entrare nell’amministrazione del tuo sito ti consente di ottenerne il pieno possesso:  effettuare ogni modifica possibile della grafica, dei contenuti e dei servizi attivati.

Ecco perché è importante definire una password sufficientemente lunga e complessa e, naturalmente, tenerla segreta.

Può succedere, però, di non ricordare più la tua password. Come accedere, allora, al tuo sito – lato amministratore?

Resettare Password WordPress via Email

wordpress-login

Il sistema più semplice per resettare password WordPress è quello di richiedere via email un link per forzarne il cambiamento.

È sufficiente accedere alla pagina di login e cliccare sul link “È stata persa la password?”. Stesso risultato si ottiene digitando sulla barra del browser:

http://IL MIOSITO/wp-login.php?action=lostpassword.

Nella pagina che appare inserisci l’indirizzo email associato al tuo account al momento dell’installazione di WordPress. Riceverai in pochi secondi un messaggio con un link per resettare la password e inserirne una nuova.

Tuttavia, naturalmente, se non hai più accesso all’e-mail con cui ti sei registrato questo sistema non funziona!

Cambiare la Password via Database

È possibile e semplice, ma delicato per i danni che si possono compiere al sito, recuperare la password anche attraverso il database gestito da phpMyAdmin.

PhpMyAdmin non è altro che un’interfaccia grafica che permette di amministrare il database del tuo sito web. PhpMyAdmin immagazzina i dati in strutture chiamate tabelle: puoi visualizzare il contenuto del tuo database; creare, modificare, cancellare intere tabelle o singoli record; fare un backup dei contenuti.

Per prima cosa devi avere accesso all’interfaccia del tuo fornitore di spazio web (occorre conoscere, anche qui, username e password). Per i siti situati sui server di Aruba, per esempio, attraverso la pagina Mysql.

Ottenuto l’accesso, devi selezionare il database del tuo blog in WordPress, poi cliccare sulla tabella wp_users e, infine, sul comando [Browse] (Mostra).

phpmyadmin_tables

Cerca il tuo nome utente e, quindi, clicca su [Edit] (Modifica), ovvero sul simbolo della matita nella riga corrispondente al dato che vuoi modificare.

phpmyadmin_users

Una volta dentro il record da modificare cancella il contenuto nel campo user_pass, digita la tua nuova password e nella colonna funzione corrispondente seleziona ‘MD5′. A questo punto non devi fare altro che cliccare su [Salva] (esegui) per registrare la nuova password.

Ora potrai chiudere tutto e loggarti al tuo WordPress con la nuova password.

Mysql

In alternativa, è possibile modificare solo il campo user_email per poi ottenere una nuova password con il metodo via Email, in precedenza indicato.

Cambiare la Password via FTP

È possibile resettare la password attraverso anche un accesso FTP (servono sempre nome del “data base” e relativa password d’accesso, oltre che il nome dell’Host), modificando il file functions.php.

Si tratta di un’altra procedura semplice, ma per la quale occorre, naturalmente, un minimo di praticità e, sopratutto, molta attenzione: è possibile cancellare il proprio sito in men che niente!

Naturalmente dovrai essere in possesso di un software per il trasferimento di file via FTP. Ti consiglio di scaricare e utilizzare FileZilla: è gratuito e intuitivo.

Il percorso per raggiungere il file functions.php è il seguente: …/wp-content/themes/(nome del tema attivo)/.

Functions

Dopo aver salvato – per prudenza – una copia dell’originale, aggiungere come prima riga:

wp_set_password(‘passwordnuova’,1)

Salvato il file così modificato e caricato nella posizione originale si potrà entrare come amministratore con la password scelta.

Alla fine, dopo aver effettuato il login correttamente, devi ricordarti di ripristinare il file nella versione originale.

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5 Maggio 2015 by Autore

Android, ecco le 6 applicazioni che non possono mancare

App Android

Abbiamo davanti il nostro nuovo smartphone, appena uscito dal cellophane e non vediamo l’ora di provare la Play Store e scaricare qualche “App”. E’ un … classico.

Ma prima di esaurire la memoria della nostra scheda e dopo l’installazione delle “App” standard (ove non pre caricate), Facebook, Gmail ecc, è bene pensare di trovare il tempo, e soprattutto lo spazio, per caricare sei “App” che, a nostro avviso, sono di certa utilità, tale che non dovrebbero mancare dal vostro smartphone.

Camscanner
Camscanner

WPS Office: voto utenti 4,4 (su scala fino a 5). WPS Office può aprire quasi tutti i documenti, come PDF, TXT e Microsoft Word, PowerPoint ed Excel. Ciò significa che se utilizzi WPS Office per aprire un documento dall’email o dalla nuvola, puoi essere certo che lo visualizzerai come si deve.

Google Keep: voto utenti 4,4. Google Keep consente di annotare facilmente un pensiero o un elenco personale. Organizza le tue note con l’aggiunta di etichette. Puoi aggiungere promemoria ricorrenti per non dimenticarti mai i tuoi impegni periodici.

CamScanner: voto utenti 4,4. E’ la soluzione perfetta per chi vuole digitalizzare, sincronizzare, condividere e gestire diversi contenuti su qualsiasi dispositivo.

Automatic Call Recorder
Automatic Call Recorder

Scacchi – Chess Free: voto utenti 4,4. Facile capire il motivo: Scacchi Free è il miglior gioco di scacchi per Android e, al momento della stestura di questa descrizione, ha la valutazione più alta tra i più di 30 programmi gratis nell’elenco.

Automatic Call Recorder: voto utenti 4,2. Questa “App” registra tutte le chiamate che vuoi e scegli le chiamate da salvare. Con essa puoi impostare quali chiamate registrare e quali ignorare. Ascoltare la registrazione, aggiuniere note e condividerla. Se decidi che una conversazione è importante, puoi salvarla e sarà archiviata nella cartella delle chiamate salvate. Altrimenti le vecchie registrazioni verranno eliminate non appena le nuove chiamate avranno riempito la Inbox.

QR Code Reader
QR Code Reader

QR Code Reader: voto utenti 4,0. QR Code Reader è il lettore di codici QR più veloce e facile da usare in circolazione. Per eseguire la scansione di un codice QR basta aprire l’app, puntare la fotocamera verso il codice ed è fatta! QR Code Reader riconoscerà automaticamente qualsiasi codice QR verso cui sta puntando la tua fotocamera. Quando esegui la scansione di un codice QR, se il codice contiene l’URL di un sito web verrai indirizzato automaticamente a quest’ultimo. Se il codice contiene solo testo, lo visualizzerai subito. Per altri formati, come numeri di telefono, indirizzi e-mail o recapiti, ti sarà richiesto di eseguire l’azione appropriata.

E voi, qualche altra “App” particolare avete scaricato? Per quale funzione? Condividete con noi, e gli altri lettori, le vostre scoperte nel “Play Store”.

Archiviato in:Di tutto un po' Contrassegnato con: Android, App, Informatica

22 Febbraio 2015 by Autore

Perchè stare sui Social è insufficiente

commenti-facebook

Ogni giorno, milioni di persone, cercano sul web, il più grande mercato del mondo, informazioni su attività come la tua. La domanda è: riusciranno a trovarti?

Mettere il tuo business online è come aprire le tue porte al mondo! Un sito web è una vetrina, uno spazio pubblicitario, che ti consente, e in maniera economica, di essere raggiungibile ogni giorno, 24 ore su 24.

Il sito web è uno strumento di comunicazione fondamentale per ogni azienda: avere un sito web ti permette di informare i tuoi clienti sulla tua attività, i tuoi prodotti e servizi, e, se fatto bene, di far crescere la tua immagine e le vendite. Un sito web, egualmente, consente al personaggio pubblico o all’associazione, di farsi conoscere, far conoscere le proprie idee ed iniziative.

D’altro canto, invece, i social network, strumenti il cui uso è molto diffuso, sono dei semplici strumenti di scambio di dati e opinioni, e, in sostanza, risultano solo complementari ad un sito internet. La loro struttura, infatti, non permette né una efficace organizzazione dei contenuti, né una ricerca fra gli stessi e, d’altro canto, non è personalizzabile.

Avere uno spazio web personale e professionale è prima di tutto un messaggio di professionalità del tuo business, della tua associazione, della tua immagine pubblica. Il tuo sito web, con dominio personale e i contenuti che raccontano al meglio la tua struttura, è un segnale: significa che hai investito tempo e risorse per presentarti bene online.

Creare, insomma, una pagina o un profilo su un social network per la tua attività, o prodotto o servizio più richiesto, è sicuramente utile, ma semplicemente per permettere ai tuoi clienti per dare loro l’opportunità di far conoscere cosa pensano della tua attività o prodotto, per lanciare una particolare campagna.

Facebook, se utilizzato con costanza, è uno strumento che può aiutarti ad aumentare la tua popolarità. Sito e Social, in definitiva, sono servizi incomparabili e diversissimi, ma insieme possono essere utilizzati per arrivare all’obiettivo di aumentare le vendite della tua azienda.

Archiviato in:Introduzione Contrassegnato con: Sito Web, Social

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