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Landing Page

13 Gennaio 2021 by Autore Lascia un commento

Copywriting : modelli di scrittura per la landing page

“Disegnata” la landing page, diventa fondamentale dotarla di contenuti utili e che attraggano il lettore fino a trasformarlo in cliente : è questo il compito del copywriting, ovvero del professionista che redige i testi.

Esistono diversi modelli per la scrittura della landing page.

Ovviamente tutto, comunque, ruota sulla necessità di fare percepire chiaramente l’esistenza di un beneficio ( proposta di valore ) per il lettore.

Il copywriting conduce dal problema alla soluzione

Quello probabilmente classico è rappresentato dal modello B-A-B, ovvero Before-After-Bridge, nel quale, dapprima, si evidenziano, nell’ordine, la situazione che sta vivendo il potenziale cliente ( problemi, sfide, dubbi, paure ) e la situazione ottimale ( se risolvesse i problemi ), quindi, la soluzione, ovvero il metodo, l’attività, il prodotto, per giungere alla soluzione del problema.

Diverso, ma simile, è il metodo P-A-R ( problema, agita, risolvi ). In questo caso, se la prima e l’ultima fase sono uguali, cambia la fase intermedia : qui si dovrà amplificare il problema, descrivendo le sue implicazioni e conseguenze nel peggiore scenario.

Stimolare l’attenzione e poi il desiderio del lettore

Diametralmente opposto, diciamo più positivo, è invece il modello caratteristiche-vantaggi e benefici. Nella prima fase, in particolare, si descriverà il prodotto, e le sue caratteristiche tecniche distintive rispetto a quello dei concorrenti.

Nel modello A.I.D.A., invece, le fasi che devono susseguirsi nel testo sono quella della cattura dell’attenzione del lettore ( con un qualcosa di choccante o comunque provocante, sollecitando un desiderio, un netto problema ), di fornire informazioni utili, non conosciute, ma d’interesse del lettore, quindi stimolare la curiosità, il desiderio di conoscere il prodotto o il servizio proposto, fino ad indurlo ad agire per saperne di più. Si tratta di un modello che punta molto sulle emozioni.

Un ulteriore modello di copywriting è rappresentato dal modello I.P.P.A., ovvero immagine-promessa-prova-azione.

Si torna ad una forma positiva di testo, nella quale il testo prova prima a descrivere l’immagine di uno scenario ideale per il lettore, quindi si promette che attraverso il nostro prodotto è possibile raggiungere il risultato desiderato. Nella terza parte occorre provare concretamente, in maniera verificabile, che il risultato promesso è raggiungibile col tuo prodotto ( usando, ad esempio casi o con testimonianze ). L’ultimo passaggio del modello invita il lettore all’azione.

Il metodo dei 3 buoni motivi

Altro medodo di copywriting persuasivo è quello detto dei “3 buoni motivi”. L’acquisto è sollecitato spiegando perché il nostro è:

  • il migliore prodotto,
  • perché si è credibile / affidabile ( indicando fatti, dati, testimonianze a supporto ),
  • il prodotto da acquistare in questo momento e non oltre ( per esempio perché c’è in corso un’offerta vantaggiosa in scadenza o comunque inserendo l’elemento scarsità ). Si tratta, evidentemente, di un modello che, per raggiungere il proprio obiettivo, punta sulla psicologia.

Tutti questi metodi possono essere personalizzabili ovvero utilizzati con una “formula” mista che includa elementi di ogni singolo metodo.

Il copywriter, in ogni caso, prima di elaborare un testo, dovrà avere innanzitutto chiaro il target a cui si rivolge al fine di individuare un tono, uno stile di scrittura, adeguato per il pubblico di riferimento. Il testo, quindi, dovrà essere semplice ma non banale.

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Credits : Photo by Luca Onniboni on Unsplash

Archiviato in:Landing Page Contrassegnato con: Landing Page, Marketing

13 Gennaio 2021 by Autore Lascia un commento

Landing Page : come raccogliere i contatti

email - contatti

La Squeeze page è una delle più utilizzate “landing page”. Si tratta, infatti, di una pagina che ha un obiettivo fondamentale anche per i successivi passi del funnel : raccogliere i contatti di una persona potenzialmente interessata.

La tecnica dello scambio: un omaggio per il contatto

Ogni “landing page” ha le proprie caratteristiche.

Come aumentare l’efficacia della pagina?

Questa funziona meglio con la tecnica dello scambio, ovvero dell’omaggio offerto in cambio del dato di contatto.

Di seguito le quattro caratteristiche che deve avere l’omaggio:

  • ovviamente deve essere gratuito,
  • deve essere correlato alla tua offerta principale,
  • deve offrire una soluzione specifica ad un problema specifico, non funzionano molto gli omaggi generici,
  • deve essere “consumato” in poco tempo.

Cosa regalare ?

Da un piccolo e-book PDF ad una guida, fino ad una semplice check-list, a dei brevi report, o ancora un webinar o un mini video corso, etc.

L’importante che l’omaggio sia di interesse del cliente.

Gli elementi della landing-page cattura contatti

Altrettanto importante, ai fini del coinvolgimento emotivo dell’utente, mostrare l’immagine ( E-cover ) del prodotto che si otterrà in cambio del dato richiesto.

La pagina, ovviamente, dovrà contenere tutta una serie di elementi ciascuno fondamentale per l’ottenimento del risultato atteso :

  • un titolo chiaro sul beneficio,
  • un testo introduttivo, meglio se impostato su “bullet point” di chiarimento,
  • un form di richiesta semplice, che non sia eccessivamente invasivo per quanto riguarda le richieste ( Nome e Mail, o solo quest’ultima, vanno bene ),
  • un pulsante accattivante, soprattutto, che cromaticamente risalti dallo sfondo,
  • perché no, anche una freccia che indichi il form.

La regola aurea: testare sempre la tua squeeze page

Un ultimo suggerimento sulla landing page cattura – contatti è quello di non … innamorarsene: una volta creata la landing page, è buona prassi verificarne il funzionamento, ovvero l’efficacia.

Lo “split test” ( A/B test ) è il metodo più usato per individuare quali piccoli cambiamenti incidano sui tassi di conversione della pagina. Si realizzano, quindi, due pagine, una di controllo ed una variata in un solo elemento per volta ( titolo, testo, immagine, colore, testo o colore pulsante ).

Tale operazione va ripetuta periodicamente.

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Credits: Photo by erica steeves on Unsplash

Archiviato in:Landing Page Contrassegnato con: Landing Page, Marketing

7 Gennaio 2021 by Autore Lascia un commento

I diversi tipi di landing page : quale scegliere e come usarla

Landing-page

« Non esiste una landing page universale ma esistono diverse landing page, a seconda del punto di funnel ove è inserita la landing page ».

Così concludevo quando ho illustrato l’importanza della landing page all’interno di un sito web che voglia vendere un servizio o un prodotto [1].

Oltre la classica pagina di vendita ( Sales page ), infatti, potremmo avere bisogno di quella di pre-vendita o, più semplicemente, di quella della “lead generation” ovvero dell’acquisizione del contatto ( Squeeze page ). Esiste, infine, anche la pagina di ringraziamento ( Thank you page ).

Quando usare l’una piuttosto che l’altra?

La pre-sale page evidenzia un problema e suggerisce la soluzione

La pagina di pre-vendita ( pre-sale page ) serve per creare una relazione, o a suscitare un interesse, nel potenziale cliente. Si tratta di una pagina indispensabile per quanti non hanno ancora familiarità con i servizi o con i prodotti che si vuole promuovere e vendere. In tal caso, infatti, proporre direttamente una pagina di vendita risulterebbe inutile se non controproducente.

Cosa contiene una pagina basica di pre-vendita?

Ad esempio, dopo un titolo avvincente, un testo – meglio ancora un video – che illustri un problema e quindi, con dei bullet point informativi, inviti a proseguire, cliccando sul pulsante (CTA), per ottenere più informazioni e la soluzione al problema rivelato.

Tra le pagine di pre-vendita, una delle più efficaci per creare relazione, è quella del sondaggio ( Survey page ) ovvero quello della proposta di un quiz su un dato argomento legato ai servizi o ai prodotti proposti. Si tratterà, ovviamente, di domande e di risposte semplici per non rischiare abbandoni e perdite di conversione. I risultati del sondaggio saranno comunque utili ad analizzare i potenziali clienti ed affinare le future offerte.

Ulteriore pagina di pre-vendita è quella denominata Hero page ( pagina eroe ). La funzione di questa è la semplice presentazione del progetto, dell’azienda, di una persona. Si tratta di una pagina che si conclude con la proposta di iscrizione ad una mailing list per rimanere aggiornati. Anche qui, proporre un video, piuttosto che un semplice testo con immagine, può risultare più coinvolgente per l’utente perché la relazione tra questi e chi propone il servizio o il prodotto si personalizza.

La Sales page, dove si supera la “barriera di diffidenza” e si vende

Simili sono le pagine di vendita, che si dividono in Sales letter page o Video sales page a seconda se propongono un testo o un video persuasivo per convertire il visitatore in acquirente inducendolo a cliccare sul pulsante ( CTA ) per il passaggio alla pagina di e-commerce ( dove avverrà l’acquisto vero e proprio ).

I video normalmente hanno più efficacia perché abbattono la “barriera della diffidenza” in quanto il volto e la voce del testimonial può suggerire la percezione della sua sincerità e preparazione.

Ai piedi del video è suggeribile inserire uno spoiler box che, in quattro punti, ad esempio, anticipi gli argomenti della risorsa.

In questa pagina deve essere chiaramente indicata la soluzione al problema evidenziato nella pagina di pre-vendita e le modalità d’uso della risorsa, il tutto anche fornendo testimonianze ( micro-storia ) di altri soggetti soddisfatti della soluzione proposta.

La Opt-in Page, pagina per chiedere i dati di contatto con uno scambio

Più semplici sono le Opt-in page ( Squeeze page ), ovvero quelle di semplice raccolta di contatti. L’unico obiettivo di queste pagine è quello di convincere qualcuno a fornire un proprio indirizzo email.

Per ottenere la conversione, la pagina dovrà ottenere poche distrazioni ( vie di fuga ).

Di fatto, le regole del social media marketing suggeriscono proporre al potenziale cliente uno scambio vantaggioso: l’indirizzo email in cambio di qualcosa, che può essere l’aggiornamento rispetto a future nuove pubblicazioni, un coupon di sconto ( pagina coupon ) o delle maggiori immediate informazioni, come ad esempio quelle contenute in un e-book gratuito ( pagina magnete ).

La pagina coupon è di norma accompagnata da un timer ( l’offerta è a tempo e il potenziale cliente è spinto ad aderire immediatamente per non perdere lo sconto ), e da una quantità definita e limitata ( la scarsità di coupon disponibili rappresenta un altro incentivo ad aderire all’offerta ).

Tanto la pagina magnete può essere accompagnata da un video che offrirà una parte dei contenuti dell’e-book. Tale artificio potrà ridurre forse la “lead generation” ma ne garantirà la qualità : chi aderirà potrebbe essere più motivato al successivo acquisto del prodotto o del servizio.

La Thank you page, pagina per fidelizzare il cliente

Chiudo la rassegna con la Thank you page che è una tipica pagina post-vendita o comunque successiva ad un’azione che si è chiesto di fare ( compilazione form, sondaggio, comunicazione indirizzo e-mail, ect ). Si tratta di una pagina obbligatoria alla fine di un funnel.

Con l’occasione, è possibile proporre all’utente dei banner che presentano altri prodotti e servizi ( anche tramite altre pagine correlate ), al fine di indurre immediatamente il cliente ad una nuova azione ( Offer Wall page ) oppure donare dei coupon e proporre dei sondaggi.

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Fonti e Note:

[1] GoalWeb, “La Landing Page, il porto d’approdo d’ogni campagna pubblicitaria”

Archiviato in:Landing Page

31 Agosto 2020 by Autore Lascia un commento

La Landing Page, il porto d’approdo d’ogni campagna pubblicitaria

Se la vostra azienda, il vostro prodotto, non è sul web, su una pagina social, sul mercato digitale, semplicemente non esiste.

Se non esiste, non vende.

La presenza in tali ambiti, tuttavia, non è sufficiente.

Servono mirare campagne di promozione web per farla emergere tra tutte quelle presenti in rete.

Il luogo d’approdo ideale di una campagna pubblicitaria, di un’inserzione digitale, è la landing page.

La landing page è una pagina nascosta del proprio sito web, non è, insomma, la normale Home Page d’accoglienza generalista dei visitatori.

E’ la pagina che ha uno specifico compito: accogliere le persone che cliccano su una tua inserzione pubblicitaria digitale.

La landing page, in italiano proprio pagina di atterraggio, si differenzia notevolmente dalla Home Page classica. Quest’ultima contiene un menù che consente al visitatore di navigare e divagare tra le diverse pagine del sito web: chi siamo, cosa vendiamo, come acquistare, come contattarci, etc.

Al contrario, la nostra Landing Page è specificatamente legata all’esigenza, consapevole o latente, che ha condotto il navigatore a cliccare sulla nostra inserzione, sul nostro link. La sua navigabilità è assente o ridotta al minimo, è normalmente possibile solo scorrerla verticalmente.

Se un sito web ha un carattere prima di tutto informativo, la Landing Page ha un obiettivo specifico: convertire il visitatore, ovvero indurlo, con titolo, immagine e testi (copy) persuasivi a cliccare su un bottone, cioè ad eseguire la cosiddetta “Call To Action” (CTA).

Quest’ultima può essere, generalmente, di due generi:

  • consegnare i propri dati di contatto (nome, email, telefono),
  • o direttamente acquistare un prodotto o un servizio (in questo caso abbiamo la cosiddetta Sales Page).

L’ottenimento del contatto (cosiddetto Lead Generation) può avvenire in cambio della promessa di un’informativa più dettagliata (brochure, manuale, etc), di un coupon-sconto, di un omaggio, di una prova gratuita, o semplicemente al fine di ottenere un preventivo.

In definitiva, se l’inserzione o il link pubblicato hanno ingenerato la scoperta nel candidato-cliente, la landing page si pone, all’interno del funnel di marketing, come luogo per creare interesse ed ottenere considerazione.

A seconda del punto di funnel ove è inserita la landing page la stessa offrirà dei contenuti diversi; in sostanza, non esiste una landing page universale ma esistono diverse landing page.

Dobbiamo imparare, quindi, ad individuare gli elementi di ciascuna ed a scegliere la più adatta alla nostra esigenza.

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Credits : Photo by Vidar Nordli-Mathisen on Unsplash

Archiviato in:Landing Page

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